Biscotti da evitare: le peggiori marche al supermercato

I biscotti rappresentano uno degli snack più consumati, perfetti per la colazione o per una pausa golosa. Tuttavia, non tutti i biscotti sono uguali dal punto di vista nutrizionale e della qualità degli ingredienti. Alcuni marchi propongono prodotti ricchi di zuccheri, grassi di bassa qualità e additivi poco salutari. In questo articolo, analizzeremo le caratteristiche tipiche dei biscotti da evitare al supermercato, offrendo qualche consiglio su come scegliere prodotti migliori per la propria salute.

1. Occhio all’etichetta: zuccheri e grassi in primo piano
La prima cosa da fare, quando si acquista un pacco di biscotti, è leggere la lista degli ingredienti e la tabella nutrizionale. Tra i “peggiori” biscotti rientrano spesso quelli con un contenuto elevato di zuccheri semplici, sciroppo di glucosio-fruttosio o altri dolcificanti industriali, che possono far schizzare l’apporto calorico. Allo stesso modo, la presenza di grassi saturi in grandi quantità (come olio di palma non certificato o grassi idrogenati) è un segnale allarmante per la salute cardiovascolare. Meglio privilegiare biscotti con oli vegetali di qualità (ad esempio olio di girasole alto oleico o olio extravergine di oliva) e con zuccheri moderati.

2. Additivi e aromi artificiali
Molti biscotti industriali contengono una lunga lista di additivi: conservanti, coloranti, aromi artificiali e agenti lievitanti chimici. La presenza massiccia di additivi può indicare un prodotto di scarsa qualità, che necessita di sostanze chimiche per mantenerne l’aspetto e la palatabilità. È sempre consigliabile scegliere biscotti con una lista di ingredienti più corta e semplice, dove si riconoscono facilmente elementi come farina, zucchero, uova, latte e agenti lievitanti naturali (bicarbonato di sodio, cremortartaro).

3. Le peggiori marche: prezzi stracciati e ricette poco trasparenti
Spesso, i biscotti più economici nascondono ricette poco bilanciate. Il costo ridotto può derivare dall’uso di materie prime scadenti o dal ricorso a grassi di minore qualità e additivi che rendono il prodotto appetibile ma povero dal punto di vista nutrizionale. Per individuare le peggiori marche, è dunque utile:

  • Controllare il posizionamento sugli scaffali “low cost” o in offerte continuative.
  • Verificare la provenienza degli ingredienti e l’eventuale uso di grassi tropicali come l’olio di palma (soprattutto se non certificato) o grassi idrogenati.
  • Verificare la percentuale di zucchero, che dovrebbe idealmente rimanere sotto il 20-25% del prodotto finito.

4. Attenzione alle promesse salutistiche fuorvianti
Molti biscotti si presentano come “integrali”, “senza zuccheri aggiunti” o “ricchi di fibre” ma, a una lettura attenta dell’etichetta, si potrebbe scoprire che:

  • Il contenuto di farina integrale è minimo, e la maggior parte deriva comunque da farina raffinata.
  • La dicitura “senza zuccheri aggiunti” potrebbe nascondere l’uso di altri dolcificanti industriali o succo di frutta concentrato, comunque ricco di zuccheri naturali.
  • “Ricco di fibre” talvolta si traduce in aggiunte di crusca o altri componenti, senza migliorare realmente la qualità complessiva del biscotto, soprattutto se i grassi e gli zuccheri sono comunque elevati.

5. Come scegliere i biscotti migliori
Per evitare di incorrere in prodotti di scarsa qualità, è consigliabile:

  • Leggere l’elenco ingredienti, privilegiando biscotti semplici e con pochi additivi.
  • Preferire biscotti prodotti con farine integrali certificate e con un buon apporto di fibre naturali.
  • Verificare la presenza di dolcificanti: se al primo posto troviamo lo zucchero, è probabile che il prodotto sia molto calorico.
  • Cercare biscotti che impiegano burro o oli vegetali di alta qualità, come l’olio extravergine di oliva o di girasole alto oleico, invece di oli di palma non sostenibili e grassi idrogenati.
  • Fare attenzione alla quantità di sale: in alcuni biscotti salati o semidolci, il contenuto di sodio può essere piuttosto elevato.

6. Conclusioni
Le peggiori marche di biscotti non sono sempre facilmente identificabili a colpo d’occhio: il marketing e le diciture accattivanti possono trarre in inganno. Tuttavia, imparare a leggere con attenzione etichette e valori nutrizionali permette di orientarsi verso prodotti più sani, riducendo il rischio di consumare grassi e zuccheri in eccesso. Infine, la scelta di biscotti da forno artigianali o provenienti da aziende che puntano sulla filiera corta e sulla qualità può essere una valida alternativa per chi desidera uno snack gustoso ma equilibrato. Ricordiamoci che il segreto sta nell’equilibrio e nella moderazione: anche un prodotto “meno salutare” può rientrare nella dieta, purché non se ne abusi e si vari la propria alimentazione con cibi freschi e nutrienti.

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