In un contesto alimentare in continua evoluzione, la farina di larve sta prendendo piede all’interno di alcune preparazioni. Le persone sembrano essere ignare in merito a questa novità, inoltre in un contesto di rispetto per gli animali e dieta vegana non si tratta di una scelta etica e corretta. Ma dove si trova?
Nonostante sia stato dato il via per il suo utilizzo, l’allarme è stato diramato per alcune preparazioni di uso comune. Il consiglio è di leggere sempre le etichette e valutare quelli che sono gli ingredienti descritti dai produttori. Nel caso di utilizzo dovrebbe essere evidenziato e messo a chiare lettere. Proviamo a fare chiarezza?
Che cos’è la farina di larve?
Con l’approvazione del Ministero dell’Agricoltura italiano, i prodotti contenuti con ingredienti derivanti da insetti stanno per entrare nel mercato alimentare. Le novità sono viste come un passo verso la sostenibilità e il rispetto per l’ambiente, ma non per questi esseri viventi. Facciamo chiarezza in merito? In realtà, la farina di larve deriva dalla tenebrio molitor.
Si tratta del verme della farina, un alimento ricco di vitamine, minerali e proteine. La composizione nutrizionale è competitiva, infatti una farina di questo tipo potrebbe contenere più del 70% di proteine, offrendo una base nutriente ad una popolazione in crescita, secondo i dati degli esperti del settore. Nonostante questo, non è ancora chiaro dove si possa trovare.
Dove si trova la farina di larve?
La domanda è in crescita, soprattutto a seguito dell’aumento della popolazione mondiale e la pressione agli ecosistemi e alle risorse agricole. La farina di larve dovrebbe quindi emergere come una soluzione ecologica, considerando che gli insetti richiedono una quantità inferiore di acqua e di alimenti, producendo un minor numero di rifiuti:
- possono contribuire alla gestione delle risorse;
- richiedono meno acqua;
- possono essere allevati su materiali organici di scarto.
Dove è possibile trovare questa farina? In generale, secondo gli esperti, questa tipologia di farina è possibile trovarla in diversi settori. Primo tra tutti sono i prodotti da forno, con la creazione di pane e prodotti ricchi di proteine e sostenibili. Non solo, gli snack e le barrette energetiche dove una farina di questo tipo trova ampio spazio.
La pasta e tutti i prodotti che sono a base di cereali, come la dieta mediterranea insegna, aumentando non solo il valore nutrizionale ma anche dare una scelta alimentare varia oltre che sostenibile. Inoltre, verrebbe impiegata per il consumo animale, al fine di avere a disposizione una scelta varia e nutriente.